CASTELLO DI DONNAFUGATA

A pochi minuti di auto da Parco Cavalonga (circa 3 Km.), o meglio, con una piacevole passeggiata a piedi, si raggiunge il Castello di Donnafugata, la cui corte esterna è diventata un frequentatissimo centro di attrazione turistica, con vari locali dove si può gustare la cucina tradizionale ed acquistare particolari oggetti di artigianato. E’ possibile visitare gli interni del Castello e passeggiare nel bel parco che comprende l’intrigante attrazione di un piccolo labirinto. Nella stagione estiva vengono organizzati eventi di vario tipo: concerti, spettacoli teatrali di sera, fiere artigianali e gastronomiche. 

IL SITO ARCHEOLOGICO DI KAMARINA

Kamarina fu importante città greca, colonia di Siracusa, cantata da Pindaro in due delle sue Odi Olimpiche. Interessante il Museo di reperti e documenti locali, organizzato all’interno delle strutture di una fattoria settecentesca costruita nel sito dell’antica acropoli. I resti monumentali e la straordinaria suggestione dei luoghi creano un’atmosfera magica al tramonto sul Mare Mediterraneo che, nella leggenda, era solcato dalle navi di Minosse, di Ulisse, di Enea.

CAVA D’ISPICA

Cava d’Ispica si configura come un canyon di 13 km che, tagliando l’altopiano ibleo, si estende dalla periferia di Modica sino alla cittadina di Scicli. Nel periodo della dominazione araba, vi si rifugiavano i gruppi bizantini rimasti in Sicilia, pronti alla fuga verso il mare. I Bizantini vi crearono un vero e proprio villaggio rupestre, esempio unico in Italia, con “condomini”, forniti di corridoi e scale di comunicazione su due e più livelli. Le abitazioni furono successivamente abitate dai contadini locali sino agli anni settanta del secolo scorso. La parte nord ovest del canyon, con i suoi ipogei paleocristiani, è un’ area archeologica protetta ma visitabile con una piacevole passeggiata. Dall’area archeologica, è possibile accedere alla campagna circostante ed immergersi nel verde lussureggiante del fondo valle, un vero Eden, dove con il permesso (che non sarà mai negato) di contadini eventualmente presenti, possono raccogliersi, secondo stagione, fichi, melograni, arance…. Proseguendo lungo la valle possono raggiungersi gli interessanti complessi del Castello e del Convento vissuti sino a quasi i g nostri giorni.

PANTALICA

Pantalica è un luogo magico, un pianoro aereo formato dall’erosione dei fiumi Anapo e Calcinara e che accoglieva il villaggio preistorico. Lungo un sentiero ben segnalato, si trovano le fondamenta megalitiche dell’anaktoron, il palazzo del Principe, forse il leggendario Re Hyblon, le cosiddette tombe reali e la chiesetta di S. Nicolicchio, una sepoltura trasformata dai bizantini in minuscola basilica, con resti di affreschi. Di fronte all’acropoli, si vedono i fiumi che passano tra alte pareti rocciose e dove si può fare un bagno rinfrescante nelle loro acque limpidissime.

IL VINO E L’OLIO

L’area iblea è rinomata per i suoi vini pregiati, prodotti nelle zone di pianura di Vittoria e di Acate, una volta, grazie alle loro qualità organolettiche, acquistati dai francesi per il taglio del loro prodotto, oggi imbottigliati come vini DOC da prestigiose aziende vinicole. Si ricordano: il Cerasuolo di Vittoria, il Frappato, il Nero d’Avola, l’Inzolia. Ugualmente rinomata è la qualità dell’olio di oliva prodotto nella zona del Chiaramontano. Il territorio intorno a Vittoria è disseminato di cantine dove è possibile visitare, insieme ai modernissimi impianti di vinificazione, gli antichi palmenti e cantine, dove è possibile degustare i vini di produzione con specialità tipiche iblee. Nella cittadina di Chiaramente Gulfi, capitale dell’olio, nei mesi di ottobre/novembre si celebra la saga dell’ulivo.

LE AREE PROTETTE – IL TREKKING

La provincia IBLEA, sebbene di estensione geografica limitata, ospita numerosi riserve e parchi naturalistici, che meritano una gita. Oltre ai parchi archeologici/naturalistici di Pantalica e di Cava d’Ispica, segnaliamo:

- La Riserva forestale del Pino d’Aleppo, che segue il corso dell’Ippari (mitico fiume dei Siculi e dei Greci, oggi quasi scomparso) tra Comiso e Vittoria; è dominante il verde luminoso del Pino d’Aleppo, una speciale specie importata dalla Siria nei secoli della dominazione Araba;

- la Riserva delle foce dell’Irminio, che introduce alla spiaggia ed al mare;

- la Riserva Forestale di Randello, anch’essa aperta sul mare

- La Riserva forestale di Calaforno sulla strada paesaggistica da Chiaramente a Giarratana, con zona attrezzata per il picnic; offre un gradevolissimo percorso di trekking. Nel fondo valle un mulino ad acqua ancora funzionante.

- La Riserva Naturale di Monte Arcibessi con il percorso dell’antica ferrovia, che poi continua per una bellissima passeggiata in un fitto bosco.

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